Il re del Natale a tavola, sua maestà il Panettone.

Sfornare il panettone: tra timori, aromi e la gioia di creare una tradizione propria
domenica 17 Dicembre 2023
Picture of Andrea Paroni

Andrea Paroni

Quest’anno, in particolare, il panettone si erge come protagonista indiscusso delle nostre tavole imbandite di Natale. Questo dolce della tradizione milanese ha superato i confini nazionali, conquistando non solo i palati italiani ma anche quelli di Francia e Regno Unito. In quest’ultimo paese, ha persino oscurato il famoso pudding, consolidando la sua affermazione come prelibatezza natalizia di risonanza internazionale.

La sua consistenza soffice, l’aroma irresistibile e la versatilità culinaria sembrano aver conquistato il palato britannico, trasformando il panettone in un’alternativa di punta per le festività.

Le origini del panettone risalgono al Medioevo, nella città di Milano. Il termine “panettone” sembra, secondo una leggenda, derivare da “pane di Toni”, un dolce preparato in onore di Antonio, uno degli chef di Ludovico il Moro. Nel corso dei secoli, il panettone è diventato un simbolo intramontabile del Natale italiano.

Nelle tavole di Natale della mia famiglia, il panettone è sempre stato un elemento imprescindibile. La scelta è sempre ricaduta sul panettone originale milanese, completo di uvetta e canditi, senza fronzoli interni. Ogni anno, lo abbiamo acquistato, e nonostante la mia passione per la cucina, ho sempre considerato la realizzazione di questo dolce come un gigante impossibile da raggiungere.

Infatti, una frase di un libro di ricette tradizionali milanesi di mia madre, uno di quei libri con le pagine in spessa carta paglia che profumano di storia e tradizione continua a risuonare nella mia mente. In quel libro si affermava che, nonostante le nostre abilità da pasticcere, a casa non avremmo mai potuto sfornare un vero panettone.

Queste poche parole, quasi un monito, hanno operato come un blocco, accompagnandomi di anno in anno. Il timore di non riuscire a eguagliare la perfezione del panettone originale milanese ha spesso limitato la mia audacia culinaria.

Le cose però sono cambiate lo scorso anno quando Michela, una mia collega di lavoro cintura nera di lievitazioni e panificati, mi ha spinto a sfidare questa paura. E così ho fatto, passo dopo passo, come passaggi di un intricato rituale mi sono cimentato nella sua realizzazione.

La cucina è diventata il luogo in cui ho sperimentato un misto di felicità e paura, un’atmosfera carica di aspettative e incertezze. Le lievitazioni, le pieghe, la lunga attesa e l’incertezza che accompagna la creazione di un panettone hanno riempito la stanza per oltre 24 ore.

Alla fine, il risultato è stato ben oltre le aspettative. Il panettone che ho sfornato non solo era soffice e fragrante, ma aveva quel caratteristico profumo di tradizione e ricordi che da sempre ci accompagna durante le festività. La soddisfazione di aver superato la mia paura e di aver creato un panettone autentico è stata immensa, segnando una nuova era di sfide culinarie e di gioia condivisa con la mia famiglia e con i miei amici.

Questa esperienza mi ha insegnato che, a volte, sfidare le nostre paure culinarie può portare a risultati straordinari e a una connessione più profonda con le tradizioni. Ora, il panettone fatto in casa ha assunto un significato speciale, un simbolo di coraggio e di successo personale che si unisce alla tradizione festiva della mia famiglia. E così anche quest’anno, in questa nuova tradizione, ho dato alla luce i miei panettoni.